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[#00001] Sai perché: dopo la pioggia si vede l’arcobaleno?

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Perché la luce del sole si scompone nelle sue componenti di colore quando colpisce le goccioline di acqua di un temporale.

Indice

Descrizione
L’arcobaleno o iride è un fenomeno ottico e meteorologico che produce uno spettro quasi continuo di luce nel cielo quando la luce del Sole attraversa le gocce d’acqua rimaste in sospensione dopo un temporale, o presso una cascata o una fontana.

In parole povere si manifesta quando le goccioline di acqua di un temporale vengono colpite dai raggi del sole.

Visivamente è un arco multicolore, rosso sull’esterno e viola sulla parte interna, senza transizioni nette tra un colore e l’altro. Comunemente, tuttavia, lo spettro continuo viene descritto attraverso una sequenza di bande colorate; la suddivisione tradizionale è: rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e violetto. Esso è la conseguenza della dispersione e della rifrazione della luce solare contro le pareti delle gocce stesse. In casi più rari è possibile assistere a più arcobaleni, tipicamente due, di cui uno appare bianco e più attenuato.
In rari casi un arcobaleno lunare, o notturno, può essere visto nelle notti di forte luce lunare. Ma, dato che la percezione umana dei colori in condizioni di poca luminosità è scarsa, gli arcobaleni lunari sono percepiti come bianchi.

Spiegazione scientifica

Gli arcobaleni possono essere osservati ogni qualvolta ci siano gocce di acqua nell’aria e luce solare proveniente da dietro l’osservatore ad una bassa altezza. L’arcobaleno più spettacolare si può vedere quando metà del cielo è ancora scuro per le nuvole di pioggia e l’osservatore si trova in un punto con il cielo pulito sopra. L’effetto dell’arcobaleno è anche comune vicino alle cascate o alle fontane. L’effetto si può anche creare artificialmente disperdendo goccioline di acqua nell’aria durante un giorno soleggiato.

Un arcobaleno non è qualcosa di concreto che abbia esistenza effettiva in una particolare posizione del cielo. Si tratta solo di un fenomeno ottico la cui posizione apparente dipende dal punto in cui si trova l’osservatore e dalla posizione del sole. La posizione di un arcobaleno nel cielo è sempre dalla parte opposta rispetto al sole, e l’interno è sempre leggermente più luminoso dell’esterno. Tutte le gocce di pioggia rifrangono la luce solare nello stesso modo, ma solo la luce di alcune di esse raggiunge l’occhio dell’osservatore. Questa luce è quella che costituisce l’arcobaleno per quel determinato osservatore.

Un arcobaleno può essere generato utilizzando uno spruzzino da giardino, ma purché vi siano abbastanza gocce, esse devono essere molto fini.

Varianti

Un terzo, o triplo, arcobaleno si può vedere in rare occasioni, e pochissimi osservatori hanno riportato l’avvistamento di arcobaleni quadrupli, nei quali l’arco più esterno, molto più fioco, aveva un aspetto increspato e pulsante. Questi arcobaleni apparirebbero dallo stesso lato nel cielo dove si trova il sole, rendendoli molto difficili da avvistare.

Approfondimento ad uso dei genitori:


Arcobaleni in mitologia ed in religione

L’arcobaleno ha avuto un posto nelle leggende a causa della sua bellezza ed alla difficoltà nello spiegare il fenomeno, anche dopo gli studi antichi e prima che Galileo studiasse le proprietà della luce, anche se Teodorico di Freiberg aveva dato una spiegazione soddisfacente nel XIII secolo.
Nella Genesi 9:13, l’arcobaleno è un segno del Patto tra Dio e l’umanità: dopo che Noè sopravvive al diluvio universale nella storia dell’Arca di Noè Dio inviò un arcobaleno per promettere che non avrebbe mai più inondato la terra. L’arcobaleno è anche diventato il simbolo per un movimento moderno nella religione Ebraica chiamato B’nei Noah (figli di Noè). I B’nei Noah sono coloro, al contrario degli attuali e maggioritari seguaci del fariseismo, che continuano a professare nel modo del loro antenato Noè. Il movimento di Noè ha le sue radici nella tradizione Ebraica, specificamente nel Talmud.

Il Corpo di Arcobaleno è un concetto importante nel Buddismo Tibetano.
Nella mitologia Hindu l’arcobaleno è chiamato Indradhanush, con il significato di arco di Indra, il dio del fulmine e del tuono.
Nella mitologia greca, l’arcobaleno era considerato un fenomeno atmosferico affascinante e legato alle divinità: si tratta infatti di un sentiero creato dalla messaggera Iris tra terra e paradiso.
Nella mitologia cinese, l’arcobaleno era una spaccatura nel cielo sigillata dalla dea Nüwa con pietre di sette colori differenti.
Nella mitologia norrena, un arcobaleno chiamato Ponte di Bifröst collega i regni di Ásgarðr e Miðgarðr, che sono rispettivamente le dimore delle divinità e degli umani.
Nella mitologia irlandese, il nascondiglio segreto del leprechauno, una sorta di folletto, è una pentola piena di oro, che viene generalmente posta alla fine dell’arcobaleno, un posto praticamente impossibile da raggiungere.

Gli arcobaleni nella cultura di massa

L’arcobaleno è stato usato anche in contesti più contemporanei, come nella canzone Over the Rainbow o nel film musicale Il mago di Oz, la canzone The Rainbow Connection dal Film dei Muppet, e nella vendita dei “Lucky Charms” (un cereale per la colazione) alludendosi pesantemente alla mitologia del leprechaun.
Il gruppo fondato da Ritchie Blackmore, storico chitarrista dei Deep Purple, dopo aver abbandonato la band madre, è chiamato proprio Rainbow, che ha usato spesso l’arcobaleno nelle sue copertine.
La nave di Greenpeace, la Rainbow Warrior (letteralmente Guerriero dell’Arcobaleno) fu battezzata da una profezia dei Nativi Americani Cree che diceva “Quando il mondo sarà malato e morente, la gente si alzerà come Guerrieri dell’Arcobaleno…”.
La Rainbow Coalition è un gruppo di azione sociale nato a Chicago in Illinois da Jesse Jackson dal quale egli lanciò la sua piattaforma nazionale di riforme politiche e sociali.
I Rainbow Gathering (Raduni Arcobaleno), sono raduni di hippie che si incontrano su terreni pubblici con la missione di esporre le idee di pace, amore, libertà e comunione. Negli anni ’60, artisti come Peter Blake fecero uso dei colori dell’arcobaleno in stampe iconiche come Babe Rainbow, e successivamente, Bobbie Rainbow.
Storicamente, una bandiera arcobaleno fu usata nella Guerra dei contadini tedesca nel XVI secolo come segno di una nuova era, di speranza e cambiamento sociale. Le bandiere arcobaleno sono anche state usate come simbolo del movimento Cooperativo; come un simbolo di pace, specialmente in Italia; per rappresentare il Tawantin Suyu, o il territorio Inca, in Perù ed in Ecuador; da alcune comunità Drusi nel Medio Oriente; e dallo Oblast autonomo ebraico.
Il Sudafrica, dopo la fine del regime di apartheid, venne denominato Rainbow Nation (“nazione arcobaleno”, ovvero “nazione abitata da persone di diversi colori”).
L’arcobaleno è presente anche nella bandiera della pace, che vede disposti i sette colori in fasce orizzontali con il violetto in alto e il rosso in basso.
Il prisma che rifrange un raggio bianco di luce nei colori dell’arcobaleno è il soggetto di una delle copertine discografiche più famose di ogni tempo, quella di The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd.
Gli arcobaleni svolgono un ruolo fondamentale all’interno del videogioco Rainbow Islands della Taito, in cui vengono usati dai protagonisti sia come arma sia come mezzo per arrampicarsi sulle piattaforme che costituiscono i livelli.

Fonte (alcune parti):

Arcobaleno. (12 dicembre 2014). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 31 gennaio 2015, 17:01 da //it.wikipedia.org/w/index.php?title=Arcobaleno&oldid=69591992.

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